Mi aspettavo una serata tranquilla con belle foto, forse troppo tranquilla per una grossa platea e invece è stata una serata emozionante per tutti.
Siamo rimasti tutti affascinati da alcune delle più straordinarie immagini di vulcani intorno al mondo e siamo rimasti tutti conquistati dalla personalità vulcanica di Wolf e dall’amore che nutre per quello che fa e per le persone che ha attorno.
Mi è dispiaciuto moltissimo di non aver portato con me la macchina fotografica e non ho quindi nulla da pubblicare su ieri sera.
Posso solo riportare le sue parole (per come le rammenti) a seguito delle domande che gli abbiamo fatto: cosa riguardo la “sicurezza” per le persone che vogliono seguite i tuoi passi? Niente mezzi termini: “rischio“, ha esclamato, “non potete fare foto così senza rischiare la vita ed io rischio la mia perché mi sento felice e la vita mi ha dato più di quanto mi aspettassi.“; e riguardo ad andar lì con una guida? Anche qui una risposta “non politica”: “Si ma solamente voi e la vostra guida, niente gruppi… e una guida come Alfio Mazzaglia; dovete esserci solo voi e lui e sentire le sue emozioni e la sua passione per il vulcano ad ogni passo e condividerle”.
Non pensate che desideri vedere persone uccise dall’Etna, no. Dovete anche considerare questa affermazione: “avvicinate l’Etna a piccoli passi, venite sull’Etna per tanti anni e ogni volta un poco più vicini. Dopo tanti anni inizierete ad essere parte di essa”. Così rischio, si, ma solo quando sarete pronti ad una relazione più stretta con il vostro vulcano come lo è Wolf e questo richiede lunghi anni.
Non un invito a prendere stupidi rischi ma un invito a lasciarsi adottare da un vulcano. Quanto all’esperienza di Wolf quando vapori caldi e gas vi colpiscono inattesi essere stati piloti di Formula 3 ed avere ancora quella vecchia tuta ignifuga sotto i vestiti può fare la differenza.
Foto cortesia del sig. e sig.ra Krabusch, a sinistra Wolf Müller, a destra uno dei suoi migliori amici, Nino Mazzaglia, direttore della “Funivia dell’Etna”.
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“A colleague after my own heart” to quote Arthur Conan Doyle’s ‘Sherlock Holmes’! This to me is the right attitude to risk – know the risks but don’t let them get in the way. I’ve seen several eruptions and very active fumaroles and am still here! The great thing about volcanoes is that unlike man-made firework displays they’re always slightly unpredictable. This adds both to enjoyment and to risk – you cannot have the one without the other.
Incidentally what happened when Wolf was ‘hurt by hot steam and gases’? Presumably he was not permanently disabled?
One thing I’ve noticed about watching activity is the way it sometimes takes you over or hypnotises you, and I suppose there’s always the chance you could stay in a danger zone for just a bit too long.
Most of us are still here but I can’t forget Thomas Reichart, Arnaud Nicoladze, Beatriz Lebeña.
Etna asked their life and I talk of them to every people asks me if it is possible to go up without a guide.
Anyway as motorbiker I can’t say than “to risk” is wrong. Risk has to be “acceptable” and we must do everything possible to reduce it to minimum.